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  ، 章 ▭▬ 𝘁𝗵𝗶𝗿𝘁𝗲𝗲𝗻 ɞ

TAMVMO & -sandprince's work ꒱

❛ 𝑻𝒆𝒍𝒍 𝒆𝒗𝒆𝒓𝒚𝒃𝒐𝒅𝒚, 𝑰'𝒎 𝒐𝒏 𝒎𝒚 𝒘𝒂𝒚
𝑵𝒆𝒘 𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅𝒔 𝒂𝒏𝒅 𝒏𝒆𝒘 𝒑𝒍𝒂𝒄𝒆𝒔 𝒕𝒐 𝒔𝒆𝒆
𝑾𝒊𝒕𝒉 𝒃𝒍𝒖𝒆 𝒔𝒌𝒊𝒆𝒔 𝒂𝒉𝒆𝒂𝒅, 𝒚𝒆𝒔
𝑰'𝒎 𝒐𝒏 𝒎𝒚 𝒘𝒂𝒚
𝑨𝒏𝒅 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆'𝒔 𝒏𝒐𝒘𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒆𝒍𝒔𝒆 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝑰'𝒅 𝒓𝒂𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒃𝒆 ❜

Era passato circa un mese dall'esame per la licenza provvisoria. La inaspettata quanto preoccupante fine di esso aveva lasciato un ricordo profondo negli studenti, oltre all'avergli negato la momentanea acquisizione della licenza provvisoria da Heroes: la Commissione Eroica non avrebbe permesso che l'esame si ripetesse prima che le indagini fossero state considerate confuse. Questo aveva dato non poco fastidio a Leviathan, terzo eroe in classifica e supervisore degli allenamenti pratici della 1A: aveva passato gli ultimi tempi tra telefonate, riunioni e discussioni con il preside della U.A. per cercare un modo di aggirare la Commissione Eroica, ma sembrava non esserci nulla. Considerando come le indagini fino a quel momento non si fossero rivelate altro che un buco nell'acqua, Leviathan temeva che i suoi studenti e quelli della Shiketsu non avrebbero ricevuto a breve la tanto agognata licenza: sia mai che la Commissione Eroica ammettesse di avere degli investigatori incompetenti. A proposito dell'altra scuola, i suoi studenti si erano trasferiti da poco nella classe affianco 1A. I professori speravano ciò potesse portare una ventata d'aria fresca in grado di allontanare, almeno per poco, il pensiero che tra gli studenti si celasse, con tutta probabilità, una spia: nonostante fosse passato un mese, il marchio che quell'informazione all'apparenza troppo confidenziale aveva lasciato era visibile dietro alle facce di tutti, se si scavava abbastanza a fondo.

Il festival scolastico, anche chiamato festival culturale, era una ricorrenza tipica della scuola. Era riservato agli studenti, al contrario del nazionale festival sportivo, e lo scopo era unicamente quello di svagarsi. Studenti di tutti i corsi e di ogni classe potevano organizzare stand, esibizioni, recite: qualsiasi cosa venisse loro in mente e che potesse aiutare a sollevare l'umore di tutti ed eventualmente aiutare studenti esterni al corso per eroi a farsi riconoscere, cosa difficile nel festival sportivo. Leviathan era arrivato presto come al solito, quella mattina: bisognava finire il lavoro iniziato nei giorni precedenti, terminando il processo di allestimento di stand, bancarelle, esposizioni e tutto ciò che componesse il festival culturale. I professori della U.A. si erano impegnati particolarmente, quell'anno: ogni loro occhio era puntato sulla 1A e gli studenti della Shiketsu. Leviathan sperava quella potesse essere un'occasione importante: potevano tutti distrarsi, divertirsi e iniziare a fare conoscenza tra nuovi arrivati e non. Un lampo di curiosità gli illuminò la mente, mentre si chiedeva cosa avessero preparato i suoi studenti per il festival. Ringraziò se stesso per indossare la maschera da Hero anche fuori dalle missioni, quando alcuni studenti lì per aiutare gli riferirono di una delle due idee, un Maid Cafè: la stampa avrebbe pagato oro per avere una foto della faccia che fece. Almeno l'altra idea, un "1A's got talent", non comprendeva il vedere i suoi alunni vestiti in modi... nella sua mente li definì "non appropriati per un ambiente scolastico", o almeno così fece la parte del suo cervello che faceva da padre-quasi-nonno alla classe: l'altra, quella meno rigida, supponeva lo avrebbe divertito almeno un po'.
Con questo, non fu comunque semplice per lui trattenere un sospiro esasperato quando, entrando nella sua classe abituale, trovò i banchi dispersi in posizioni insolite rispetto a tutti gli altri giorni, ricoperti di tovaglie di carta e con sopra poggiati già i menù con le bevande che avrebbero potuto ordinare. 
Quantomeno si erano impegnati e, oltre agli svariati tipi di succo che si potevano ordinare ( e distrattamente Leviathan non poté fare a meno di chiedersi dove avessero trovato i fondi per comprarne così tanti, prima di ricordare le condizioni economiche di diversi esponenti della classe ), avevano scelto anche di preparare qualche dolcetto fatto in casa. 
Avrebbe voluto dire che Leviathan sarebbe stato il loro primo cliente... e avrebbe controllato che nessuno infastidisse i suoi studenti nel mentre. 

Wakana si trovava di fronte alla sua intera classe, scrutando i suoi alunni con un'espressione divertita. Se alcuni di loro si erano già ambientati, altri facevano ancora fatica, sembravano impacciati e timidi di fronte alla prospettiva di trascorrere il resto dell'anno scolastico in un ambiente del tutto estraneo al loro. 
Quando Leviathan le aveva comunicato del festival culturale, non poteva sperare in nulla di meglio. 
«Ragazzi, so che questi ultimi giorni vi hanno messo molta pressione addosso. Fra l'esame per la licenza, e il compito che vi abbiamo affidato. Per questi giorni di festival, l'unico compito che avrete sarà quello di divertirvi» e li scrutò uno per uno, con quel suo fare materno e protettivo che aveva sviluppato sin dal primo giorno in cui aveva accettato di diventare responsabile della classe più promettente della Shiketsu. «Fino alla fine del festival, non voglio sentirvi parlare di villains, spie, combattimenti o controlli. Siete studenti, non agenti sotto copertura, quindi non costringetemi a intervenire» e il sorrisetto malevolo che le spuntò sulle labbra fece ben intendere ai ragazzi quanto quella minaccia potesse essere pericolosa. 
Wakana aveva una personalità... particolare, e nel corso dell'anno aveva dato modo di far comprendere quanto il suo quirk le permettesse di essere creativa nelle punizioni da affibbiare alla classe. Nessuno voleva fare un'altra volta scambio di corpo con qualche altro compagno della classe, assolutamente. 
Fu con quelle parole che li autorizzò a lasciare la classe, l'unica che non fosse stata ancora addobbata in occasione del festival. Considerando il poco tempo avuto a disposizione, la Shiketsu non era stata obbligata a trovare un'attività da presentare in occasione dell'evento, ma questo non significava che non potessero farla a prescindere. «Susu, ora andate, divertitevi e non scatenate risse» cinguettò, con un gesto esagerato della mano, come se stesse salutando dei cari che partivano per un treno diretto chissà dove. 
Questo la lasciava da sola con sé stessa. Chissà se Leviathan era già fisso nel cafè della sua classe, Wakana poteva scommettere che non si sarebbe schiodato di lì. Poteva sempre andare a... fargli compagnia. Nel suo personalissimo significato del termine. 

❬ ⸙: ✰❛ 𝐚𝐧𝐠𝐨𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐟𝐟𝐞'; ❀❜ ❭

SIAMO TORNATI, EHEHEHEHHEE
Finalmente, dopo sei mesi(?)
Con questo capitolo un po' più corto, ma questo è dovuto alla sua natura super chill ( dio benedica la scaletta che ha voluto un capitolo chill al posto di un combattimento )
La UA riapre le porte, e anche la Shiketsu, per proseguire in questa avventura galattica in caduta libera verso la mort-
Ah no?
Non era così?
Siamo sicuri?
E va bene, niente minacce di morte, per ora. 
Vi ricordiamo, per doveri di cronaca, che il capitolo non scappa e che i nuovi arrivati, o chiunque debba consegnare la scheda, non deve farsi prendere dal panico. Potrete unirvi alla role non appena sarete pronti, tanto anche i veterani si devono riassestare dopo questi mesi di silenzio stampa. 
INDI PER CUI
VOGLIAMO PER QUESTO CAPITOLO CHE VOI VI DIVERTIATE
E non abbiate timori
giuriamo che non ci saranno sorprese spiacevoli
Per ora
cioè
in questo capitolo
lo prometto, parola di admin con le dita incrociate
INSOMMA
AVETE CAPITO
Mi raccomando, nel dubbio potrete ruolare solo se la SCHEDA o la MINISCHEDA sono state approvate da uno dei due admin, se non vi abbiamo fatto risapere niente riscriveteci, che ce ne siamo dimenticati 10/10
Detto questo, divertitevi babies <3

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